Ciao a tutti, Castelfranco Emilia è stato inserito nella zona rossa per l’emergenza Coronavirus, così come tutta la Provincia di Modena. Bisogna quindi limitare gli spostamenti, non si può entrare od uscire dalla suddetta zona se non per motivi urgentissimi quali il lavoro e la salute. I RISTORANTI e i bar terminano il servizio alle […]

Zona Rossa, che fare Zona Rossa, che fare

Ciao a tutti, Castelfranco Emilia è stato inserito nella zona rossa per l’emergenza Coronavirus, così come tutta la Provincia di Modena. Bisogna quindi limitare gli spostamenti, non si può entrare od uscire dalla suddetta zona se non per motivi urgentissimi quali il lavoro e la salute. I RISTORANTI e i bar terminano il servizio alle ore 18.

 

Mi sono chiesto, e continuo a ragionarci su, quale fosse il modo giusto per affrontare questa situazione gravissima e paradossale al tempo stesso, metafora stessa della vita e del rischio d’impresa, combattuto tra la tentazione di fermarmi e quella di tentare di salvaguardare il lavoro dei miei collaboratori e la mia impresa.

Questa lezione che la natura ci impartisce, attaccando la globalizzazione nella sua struttura nel momento in cui tutti noi stavamo perdendo di vista il significato primigenio dell’esistenza in nome di un concetto dal suono anglofono chiamato “Business” che ci riporta ai tempi della Grande Depressione americana di quasi un secolo fa, ci costringe a cambiare le nostre abitudini radicalmente e a prendere decisioni autonome, cosa alla quale forse non eravamo più abituati.

Non vi parlerò di nuovi “Format”, non inizierò certo ora, questa è una situazione di emergenza nazionale i cui effetti mutano di giorno in giorno, di ora in ora. Quello che farò da domani (martedi 10 marzo) fino a quando le cose non cambieranno nuovamente sarà questo:

Aprirò a pranzo tutti i giorni, 7 su 7, per fare un piatto di pasta per chi lavora: tortellini, tagliatelle, salumi, conigli e filetti, qualche dolce: La Lumira diventerà un rifugio, dove la SICUREZZA dovrà essere la PAROLA CHIAVE. Distanze e Disinfettanti. Il Sabato e la Domenica preparemo qualche piatto in più ma non chiedetemi il menù, ci saranno problemi con le forniture e i consumi saranno sicuramente troppo bassi per mantenere viva una “linea”. Tutto questo lo faremo da soli, io e la mia famiglia. Il mio staff non sarà coinvolto, è una cosa tra me e l’emergenza.

 

Dovete festeggiare in casa qualche ricorrenza? Chiamatemi, scrivetemi su Messanger, su Whatsup, su Instagram e sarò disponibile a prepararvi una pinza, una zuppa inglese, una ruola di lasagne o una padella di coniglio oppure quello che desiderate. Altrimenti cucinate in casa con il mio libro di fianco a guidarvi nelle preparazioni.

Un giorno tutto tornerà normale ma i cambiamenti passano attraverso il filtro delle difficoltà. Vi abbraccio.

Carlo Alberto